COLLINE DEL PROSECCOFEATUREDLatestTOP STORIES

Proseccando fra colline, castelli, ville e dimore trevigiane

Com’è bello scampagnare da Treviso in sù

Alle spalle il Castello di Cison di Valmarino, la Cinquecento mi porta sicura fra i saliscendi scuri delle strade ad una corsia per senso di marcia. Procediamo con destinazione Villa dei Cedri a Valdobbiadene.

Sul lato passeggero, sguardo rivolto al paesaggio, mia madre ricorda l’infanzia trascorsa fra Solighetto, Sernaglia della Battaglia, Miane e Pieve di Soligo.

“Che bel paesaggio, Sabri! Ai miei tempi era tutt’altro: terreni sassosi, poca vigna, tanto sudore. I contadini lasciavano i piccoli poderi e se ne andavano a lavorare all’estero. Tornavano a dicembre, per portare i regali ai figli per la festa di San Nicola, il 6 dicembre. Allora tutto il paese era in festa ed anche le osterie avevano il loro guadagno”.

Sul flipper verde intenso delle colline coltivate a vigneto, l’utilitaria si muove come la pallina bianca.
Siri legge a mia madre che le colline sono diventate patrimonio dell’Unesco, che la zona centrale ha un’estensione di 9.197,45 ettari che cadono nei Comuni di Valdobbiadene, Vidor, Miane, Farra di Soligo, Pieve di Soligo, Follina, Cison di Valmarino, Refrontolo, San Pietro di Feletto, Revine Lago, Tarzo e Vittorio Veneto.
L’areale rappresenta gli attributi del paesaggio rurale, attraverso i quali si è basata prima la candidatura e poi l’iscrizione nella Lista UNESCO.

“Ma cosa cambia adesso che siamo patrimonio dell’Unesco?” chiede mia madre.
“Che possiamo chiedere ai turisti di tutto il mondo di venirci a visitare. Un tempo abbiamo esportato braccia. Oggi chiediamo che vengano a renderci omaggio. E che bevano qui, fra le vigne e le cantine, il nostro vino” rispondo.
“E come arrivano i turisti? In pullman come a Roma?” chiede mia madre.
“Non solo. Sono stati studiati dei collegamenti via bus della MOM, i cui biglietti sono venduti nelle stazioni ferroviarie così che puoi scendere a Conegliano e, poi, fare il giro delle colline fino a Valdobbiadene. Funziona il sabato e i festivi. Il biglietto giornaliero costa 15 Euro. Ma se decidi di venirci in bicicletta, te la godi certamente di più”.
“Eh certamente…in bicicletta…lo dirò a tuo papà… è il suo 89mo compleanno. Ma ho sentito che c’è anche il Cammino del Prosecco” commenta mia madre.

“Sì, da Vidor a Col San Martino, quasi dodici chilometri” rispondo.
“Certo che all’arrivo avranno bisogno di riprendersi un pochettino questi turisti. Ci sono alberghi anche qui in mezzo alle vigne?”
“E come no, mamma. Sicuramente ci sono le ville ed i castelli e le dimore storiche come Castelbrando a Cison di Valmarino e il Castello di San Salvatore a Susegana. E più in là il Castello di Roncade e le Ville Tiepolo Passi a Carbonera; Premoli a Caniezza di Cavaso Del Tomba; Rechsteiner a Ponte di Piave.
Anche a Belluno, volendo salire in montagna, si può vivere un’esperienza in Villa Guarnieri, oppure San Liberale oppure De Mezzan a Feltre; in villa Modolo a Belluno; oppure in villa La Serra di Villa Alpago-Novello a Borgo Valbelluna. Sono la rete di Ville Castelli Dimore, una rete di trenta proprietari di ville, castelli, palazzi e dimore storiche del Veneto che hanno scelto di aprire le porte delle loro residenze, col desiderio di far conoscere ai visitatori l’anima autentica delle loro case – e, ovviamente, della regione – attraverso momenti di relax, gusto e benessere, offrendo ospitalità e calda accoglienza”.
“Beh..il Colomban me lo ricordo davvero ospitale. Ma per coloro che si sentissero a disagio fra Tiepolo e Canova? C’è niente di più semplice?” interroga la figlia della sinistra Piave.
“Ricordo un progetto finanziato dalla regione Veneto e condotto dalla Coldiretti di Treviso Wine Lovers mi pare. Credo si siano attrezzati anche con qualche agriturismo fra le cantine. Sicuramente le cantine avranno stabilito degli accordi di collaborazione con locande e alberghi del posto. E se non ci pensano loro, ci penserà sicuramente Airbnb.
So che La Regione Veneto, nell’ambito del programma FSE+ 2021-2027, ha recentemente approvato e finanziato il progetto “Between Past and Future in the Land of Venice: tracce di un prestigioso passato tra Treviso e Belluno”. Confapi Treviso, l’Università Ca’ Foscari Venezia e l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, si sono impegnate a a portare nuove forme di arte e di espressione artistica. La sinergia tra artisti, creativi e luoghi d’arte ha un duplice obiettivo: da un lato rinnovare e promuovere l’identità storica delle ville incuriosendo nuovi viaggiatori” rispondo.
“Torneremo di sicuro. Ma quando cominci a parlare politichese… Xe ora de scoltar musica.”

di Sabrina Danieli Franceschini