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Cortina, la “Regina delle Dolomiti”

Dove l’eleganza abbraccia le vette delle Dolomiti

Cortina d’Ampezzo, conosciuta come la “Regina delle Dolomiti”, sorge a un’altitudine di 1.210 metri, al centro della conca d’Ampezzo nell’alta valle del Boite. Posizionata strategicamente tra il Cadore a sud, la Val Pusteria a nord, la Val d’Ansiei a est e l’Alto Agordino a ovest, Cortina è una rinomata località turistica tanto in inverno quanto in estate. Questa fama è dovuta alle opportunità offerte per gli sport invernali, l’escursionismo e l’alpinismo, oltre alla bellezza dei paesaggi naturali presenti nel Parco naturale delle Dolomiti d’Ampezzo. Questo parco comprende il gruppo delle Tofane e il monte Cristallo, estendendosi fino al Parco di Fanes-Sennes-Braies.
Il cuore della città di Cortina si sviluppa lungo corso Italia, una via animata da attività commerciali, ristoranti, alberghi e negozi. La chiesa principale, dedicata ai Santi Filippo e Giacomo, risale al 1208, ma fu ricostruita nel Settecento, presentando al suo interno un altare ligneo realizzato dall’artista bellunese Andrea Brustolon e dipinti di Giuseppe Zanchi, Luigi e Giuseppe Ghedina.

La città offre numerosi luoghi di interesse culturale, come il museo d’Arte Moderna dedicato a Mario Rimoldi nella Ciàsa de ra Regoles, il centro congressi Alexander Girardi Hall con il museo etnografico Regole d’Ampezzo e il museo paleontologico Rinaldo Zardini, e il museo all’aperto della Grande Guerra che si estende dalla zona del Lagazuoi alle Cinque Torri fino al Sasso de Stria e al forte Tre Sassi, dove si possono ammirare fortificazioni e manufatti militari di notevole valore storico.

LA STORIA

Risalendo alle origini del nome, la prima menzione di questa località risale al 1156, indicando che Ampezzo faceva parte del Cadore come circoscrizione amministrativa. Nel corso dei secoli, nonostante sia stata sottoposta al Patriarcato di Aquileia e successivamente conquistata dalla Repubblica di Venezia nel 1420, Ampezzo mantenne una notevole autonomia. Nel 1511, dopo la Guerra della Lega di Cambrai, la questione venne risolta con Massimiliano I che rinunciò alle pretese sul Cadore, ma mantenne Ampezzo.

Durante il periodo asburgico, Ampezzo entrò a far parte della Contea del Tirolo, conservando comunque notevoli autonomie concesse imperialmente. Sebbene abbia affrontato periodi difficili tra il XVIII e il XIX secolo a causa della privazione dell’autonomia, delle guerre napoleoniche e delle avversità climatiche, il periodo di prosperità iniziò con la restaurazione della monarchia asburgica. L’artigianato si sviluppò notevolmente, attirando turisti altolocati da tutta Europa.

Il periodo aureo fu bruscamente interrotto nel 1914 con la Prima guerra mondiale, che colpì duramente il territorio ampezzano. Nel 1918, Ampezzo fu annesso all’Italia, separato dal resto del Trentino-Alto Adige nel 1923 e incluso nella Provincia di Belluno. Durante il periodo fascista, Ampezzo subì un’intensa opera di italianizzazione, mirata a uniformare la cultura italiana nel territorio ladino circostante. La Seconda guerra mondiale colpì marginalmente il territorio ampezzano, ma il dopoguerra vide una rinascita culminata nelle Olimpiadi del 1956.

CORTINA OGGI

Nel 2007, attraverso un referendum finora inascoltato, la popolazione locale ha espresso il desiderio di essere riunita al territorio della Regione Trentino-Alto Adige. Nel 2021, Cortina ha ospitato i Mondiali di sci alpino, mentre nel 2026 è previsto che sarà una delle sedi delle Olimpiadi invernali insieme a Milano e ad altri centri dell’Italia settentrionale noti per il turismo e gli sport invernali, come Bormio e Livigno in Valtellina, Lombardia.

di R.C.C.